Cosa serve: una pentola, due padelle con bordi alti o una wok, spaghetti, olio e.v.o., peperoncino, aglio, prezzemolo, pomodorini ciliegini, vino bianco e naturalmente le vongole (Chamelea gallina).
Per noi catanesi le vongole si comprano "a piscarìa" (la pescheria), il mercato del pesce per eccellenza della città,
ma potete comprarle ovunque e al limite potrebbero andare bene anche quelle surgelate, che sono prive di sabbia. Quelle fresche, per spurgarle dalla sabbia, potete provare a metterle a bagno nell'acqua con un pizzico di sale e lasciarle nel frigo magari per una notte.
Ma non divaghiamo e iniziamo col mettere la pentola con dell'acqua sul fuoco e mentre aspettiamo che l'acqua bolle passiamo al resto della preparazione.
In una delle due padelle mettiamo, dopo averle lavate, le vongole e aspettiamo la loro apertura. Man mano che si aprono emetteranno dell'acqua, non buttiamola: dopo averla filtrata, mettiamola da parte.Tiriamo fuori le vongole dalla conchiglia e mettiamole in una scodellina - un pugnetto lasciamole ancora nel guscio, serviranno per la parte coreografica.
Nell'altra padella mettiamo l'olio e.v.o. con uno spicchio d'aglio - io preferisco schiacciarlo e non tagliuzzarlo - e facciamo soffriggere. Mettiamo lo spicchio su un tagliere e con un colpo secco del palmo della mano lo schiacciamo... senza troppa violenza, altrimenti si rischia di spappolarlo! Aggiungiamo il peperoncino e alcuni gambi di prezzemolo. Le foglie tagliuzzate le useremo per la parte coreografica.
Tagliamo i pomodorini in due o quattro parti, come più vi aggrada, e aggiungiamoli nella padella. Dopo un pochino togliamo l'aglio e schiacciamo leggermente qualcuno dei pomodorini per dare un po' di colore al sughetto. Aggiungiamo, finalmente, le vongole, l'acquetta che avevamo messo da parte e lasciamo amalgamare. Aggiungiamo il vino. Facciamolo evaporare e poi abbassiamo leggermente la fiamma.
A questo punto l'acqua nella pentola già bolle e allora buttiamo dentro gli spaghetti. Un po' prima della cottura effettiva passiamoli nella padella, se avete una pinza per prenderli è meglio, lasciando colare un po' di acqua di cottura nella stessa in modo da far sì che il sughetto diventi più liquido. Attenzione a non far scolare l'acqua sui fornelli durante questo passaggio... avvicinando la pentola alla padella si può evitare il tutto! Se vogliamo che il sughetto sia più liquido - come piace a me - aggiungiamo un po' dell'acqua di cottura degli spaghetti.
Aspettiamo che il sughetto riprenda il bollore e poi facciamo amalgamare. Se siete bravi lo farete facendo saltare il tutto nella padella, se invece non lo siete come me, per evitare di spargere gli spaghetti ovunque, usate un bel cucchiaio e un forchettone di legno o plastica, per non rovinare la padella, e "arriminamu" (giriamo e rigiriamo) fino a quando vedremo gli spaghetti ben impregnati del sughetto.
Aggiungiamo la manciata di foglie di prezzemolo di cui sopra, secondo i gusti, e impiattiamo. Con la pinza si impiatta molto bene. Serviamoli ancora fumanti, dopo aver messo sopra quelle vongole che prima avevamo lasciato col guscio.
Se abbiamo amici a pranzo cercheremo di pulire i piatti dalle sbrodolature che, sicuramente, si sono fatte al bordo del piatto durante il passaggio dalla padella al piatto.
Beh... abbiamo finito, buon appetito e alla prossima ricetta. Il mio piatto preferito: Pasta co niuru ra siccia (Pasta col nero della seppia).
Ma non hai appena pubblicato proprio questa ricetta?
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